domenica 27 dicembre 2009

HTTP://

(Hypertext Transfer Protocol). Protocollo con cui file ipertestuali vengono trasmessi lungo la WWW.Esso è un semplice protocollo di tipo richiesta/risposta che si poggia sul TCP.
Prefisso per l'indicazione dell'indirizzo di un sito in Internet per la ricezione in protocollo HTTP.

WEB MASTER

La persona responsabile del progetto e della realizzazione di un sito Web. E' il responsabile del Web team. Il suo compito organizzativo consiste nel coordinare l'attività delle figure che compongono il team su uno specifico progetto. Ha conoscenze di marketing strategico e operativo, oltre che dei principali strumenti di sviluppo WEB. Definisce le linee di marketing che verranno espresse nel sito in relazione ai contenuti e servizi offerti dal sito stesso e disegna il percorso di navigazione del sito in progetto. Verifica il lavoro fatto dai grafici e, al termine dell'implementazione del sito stesso, ne certifica il funzionamento e la correttezza grafica ed editoriale

HTML

HTML
postato da mminuto@tiscali.it [13/12/2008 15:19]
Letteralmente: Hyper Text Markup Language linguaggio di tipo statico utilizzato per la realizzazione dei contenuti di una pagina web. Utilizza dei tag per indicare a un browser come deve interpretare e visualizzare l'ipertesto. Per dare dinamicità alle pagine ed offrire maggiori servizi quali ad esempio la gestione di database via web o per la creazione di particolari applicazioni e interazioni tra utente e server connesso, l'HTML integra parti di codice scritti in altri linguaggi di programmazione tra i quali ricordiamo ASP, PHP e Java. Inoltre l'uso di particolari script rende più d'effetto la visualizzazione.Il protocollo che il browser e i server web utilizzano per il trasferimento delle pagine è l'HTTP.

xml

Letteralmente: Extensible Markup Language Linguaggio simile all'HTML, con il quale condivide i markup (comunemente detti tag). Ma, mentre nel caso dell'HTML i tag servono solo per dire al browser come mostrare la pagina (es:
indica l'inizio di un nuovo paragrafo), con il linguaggio XML i tag descrivono quanto racchiuso in base al tipo di informazione contenuta (es. phonenum indica che il numero racchiuso tra i tags è un numero di telefono, quindi a seconda di come il computer ricevente decide di trattare il numero, questo può essere messo a video come accadrebbe nel caso dell'HTML, ma anche salvato in rubrica o addirittura composto per iniziare una conversazione).

PEER TO PEER

In generale, il peer to peer (P2P) è un modello di comunicazione nel quale ciascuna delle parti ha le stesse funzionalità e ognuna delle parti puo' iniziare la sessione di comunicazione, in contrasto con altri modelli come il server/client o il master/slave. In alcuni casi, la comunicazione P2P viene implementata dando ad ognuno dei nodi di comunicazione le funzionalità di server e client. Nel linguaggio corrente il termine Peer to Peer viene usato per descrivere le applicazioni con le quali gli utenti possono, attraverso Internet, scambiarsi direttamente files con altri utenti. In particolare, per quanto riguarda Internet, P2P è un tipo di network transiente che permette ad un gruppo di persone con lo stesso programma, di connettersi e accedere direttamente alle risorse condivise. Napster, Gnutella, Kazaa e altri sono esempi di tali software.

DVB LE VARIE SIGLE DIGITALI TELEVISIVE

Letteralmente: Digital Video Broadcasting Il DVB, che tradotto significa Diffusione Video Digitale, consiste nel diffondere immagini televisive sfruttando un mezzo digitale aumentando la qualità e le prestazioni rispetto a quelle diffuse con il mezzo analogico.
Poichè il segnale digitale elimina il rumore ed i disturbi le immagini risultano perfette, senza contare che, essendo la trasmissione digitale molto più veloce di quella analogica, la quantità di dati che si possono trasmettere aumenta notevolmente.Tutto questo fa sì che si possano trasmettere, accanto alle immagini, ad esempio sottotitoli nonchè si ha la possibilità di interagire con quanto avviene sullo schermo e quindi di poter personalizzare o programmare i contenuti.
Il DVB fa anche da decoder quando il suo ricevitore è collegato alla presa telefonica e in questo caso si possono acquistare films, partite, etc, mentre in un prossimo futuro si potranno compiere tutte le operazioni che oggi si fanno on line (acquisti, pagamenti, gestione del conto corrente, etc).
Esistono diversi tipi di DVB:1. DVB-S che, essendo satellitare ha bisogno di una parabola per poter funzionare;2. DVB-C che utilizza un cavo coassiale;3. DVB-T che utilizza l'antenna normale e che è destinato a scomparire perchè utilizza la trasmissione analogica;4. DVB-H che deriva dal DVB-T e combina il video digiale con l'IP e rende "portabile" la TV anche sui cellulari offrendo in più numerosi servizi quali feed di news, informazioni personalizzate, possibilità di trasferimento files, etc.

giovedì 24 dicembre 2009

cosa è l'alta definizione?

Cos'è l'HD

HD, High Definition, Alta Definizione: cos'è

Come è nata l'HD

I primi tentativi di introdurre l'alta definizione si basavano sul raddoppio delle linee di scansione, portate a 1250 e 1125 dei sistemi HDTV NHK (siamo negli anni '70!) e HD-MAC (anni '90) e poi evoluto nel Muse. Si trattava di esperimenti analogici che hanno anche goduto di una discreta diffusione, ma in generale non hanno avuto seguito.
Il tentativo di introdurre l'alta definizione viene ora ripetuto a valle della introduzione della TV digitale, ormai da anni avvenuta attraverso il satellite (il DVB è nato circa 10 anni fa) ed il cavo, e recentemente approdata alle trasmissioni terrestri con il tanto discusso "digitale terrestre", DTT o DVB-T.
Il vantaggio del digitale rispetto all'analogico è principalmente legato all'utilizzo di sistemi di compressione delle immagini. Utilizzando l'analogico, infatti, ad un raddoppio dei punti di risoluzione corrisponde un raddoppio della banda necessaria per la trasmissione. L'introduzione dell'alta definizione analogica, quindi, comporterebbe una riduzione drastica del numero di canali televisivi che potrebbero trovare spazio nello stesso spettro di frequenze, i costi aumenterebbero proporzionalmente, i profitti crollerebbero. Dal punto di vista di business, quindi, il meccanismo era fallimentare!
Oggi, grazie al digitale, il problema può essere risolto utilizzando la compressione. Un canale televisivo da 6 MHz, nel quale trova posto solamente un canale analogico a definizione standard, in digitale può contenere comodamente circa 19 Megabit/s di informazioni. Per dare un'idea si tratta di un valore quasi doppio rispetto al bitrate disponibile su DVD, e sufficiente a codificare video HDTV con un fattore di compressione di circa 50:1, più che accettabile utilizzando l'MPEG-2 o, meglio, algoritmi di compressione ancora più efficienti come l'MPEG-4 e la sua versione più potente MPEG-4 AVC (nota anche come H.264) o il VC1 (Windows Media Video 9).
Il passaggio all'alta definizione comporta quindi importanti cambiamenti rispetto alle tecnologie attuali.

Che cos'è l'alta definizione

Si parla di HD (High Definition, Alta Definizione) quando si ha a che fare con immagini di risoluzione (per numero totale di punti) almeno doppia rispetto a quella attuale concessa dai sistemi NTSC/PAL (525 e 625 linee di scansione, di cui rispettivamente 480 e 576 visibili, con frequenza di semiquadro di 60 e 50 Hz).

Il formato video HDTV

Qual è il limite minimo di risoluzione per poter parlare di HDTV?
Il confine fra definizione standard ed alta in realtà non è netto, e inoltre per l'HDTV americana (da cui deriveranno i sistemi europei) sono stati identificati almeno due formati di immagine e 4 frequenze di scansione.
Possiamo però fissare alcune regole. Un segnale HDTV, innanzitutto, deve essere in formato 16:9 e quindi immagini di formato tradizionale 720x480 o 720x576, ancorché in scansione progressiva (480p, 576p), non possono essere chiamate ad alta definizione.
Fin dalle prime implementazioni dell'HDTV si è utilizzato un numero di linee di scansione almeno doppio rispetto a quelli dei sistemi PAL ed NTSC. L'HD-MAC europeo utilizzava 1250 linee, i primi sistemi americani lavoravano invece a 1125 linee di scansione, corrispondenti a 1080 linee visibili. A valle del fallimento degli esperimenti Europei, il formato 1080 si è imposto fino a diventare un vero e proprio standard.
Senza entrare in dettaglio nella migrazione fra sistemi attuali e ad alta definizione (trattati ampiamente su Tutto Digitale n. 22) segnaliamo che per gli standard video di nuova generazione, si è deciso di passare ad una rappresentazione a "pixel quadrati". Facendo un rapido calcolo si scopre che in questo caso un'immagine 16:9 composta da 1080 linee visibili deve contenere 1920 punti/linea, per essere composta da pixel quadrati.
Da qui nasce il formato 1920x1080 che oggi rappresenta la massima definizione per i sistemi video digitali consumer.
L'ente ATSC (Advanced Television System Committee), al momento della standardizzazione dell'HDTV americana, ha individuato nel secondo formato a 1280x720 pixel il livello minimo di risoluzione per l'HDTV. Da notare che sia il 1920x1080 a 60 fps interlacciati che il 1280x720 a 60 fps progressivi sono campionati alla stessa frequenza di 74.25 MHz (contro i 13.5 MHz del video SDTV del DVD), il che permette di semplificare l'elettronica per la gestione di entrambi. Questo secondo formato è stato introdotto allo scopo di favorire l'impiego della scansione progressiva (non è prevista la variante 720i), che nel caso del 1920x1080 richiederebbe una quantità di dati eccessiva.
1080i e 720p, quindi, sono i due formati attuali dell'HDTV. Ma perché accontentarsi? Il passo successivo è già identificato: il 1080p (1920x1080 pixel a scansione progressiva)...

giovedì 10 dicembre 2009

COSA è IL DIGITALE TERRESTRE?

Cosa è il digitale terrestre
Digitale significa la stessa tecnica dei computer, di Internet e dei cellulari. E’ il linguaggio comune attraverso cui si realizza la convergenza dei media. Le immagini, i suoni ed i dati “parlano nello stesso modo” e possono unirsi, integrarsi e completarsi.La tecnica digitale e’ più efficiente di quella analogica perché utilizza sistemi di compressione dei segnali. Al posto di ogni programma TV trasmesso in analogico e’ oggi possibile diffondere, con il digitale terrestre, fino a 5 programmi TV, canali audio aggiuntivi e flussi di dati.Il Digitale terrestre e l’analogico hanno in comune lo stesso mezzo di trasmissione: ogni trasmettitore serve un’area corrispondente circa a quella di una provincia italiana. Questo significa che, a differenza del satellite, anche il digitale terrestre potrà differenziarsi attraverso contenuti locali specifici per ogni territorio (trasmissioni regionali per TV, suoni e dati) e che si riceve attraverso le attuali antenne.

I vantaggi del digitale terrestre

Il digitale terrestre, come l'analogico, è gratuito. Per ricevere le trasmissioni in digitale terrestre non e' necessaria la parabola: si utilizza l’antenna esistente e lo stesso apparecchio televisivo. E' sufficiente acquistare un decodificatore digitale (set top box) attraverso il quale i segnali digitali vengono trasferiti al televisore. In futuro saranno in commercio televisori già predisposti per il segnale digitale (in sigla, IDTV).

La Tv digitale offre un maggior numero di canali. Con la trasmissione analogica si utilizza una frequenza per ogni canale; con il segnale digitale, in ogni singola frequenza, e' possibile trasmettere fino a 5 canali televisivi, audio aggiuntivi, canali radiofonici e servizi interattivi. Una ricca offerta gratuita, senza abbonamenti e senza parabola.

Audio e video in qualità digitaleIl digitale terrestre offre, oltre ad una scelta più ampia di canali, una migliore qualità di immagini: la visione in formato cinematografico (16:9) e la possibilità di ricevere alcuni contenuti particolari, come eventi sportivi, film e documentari in alta definizione. Il sonoro, di qualità comparabile al Compact Disc, può essere multicanale, Dolby Digital o multilingua.

L'interazione attraverso il telecomandoL'innovazione più evidente del digitale terrestre e' senza dubbio l'interattività che permette un dialogo aperto tra l’utente e il programma televisivo, tra il cittadino e l'ente pubblico, tra il paziente e l'assistenza medica, tra il rivenditore e il cliente. E poi giochi, formazione, notizie aggiuntive, Super-TeleVideo e la guida TV (in sigla EPG, Electronic Program Guide) che con un semplice tasto del telecomando permette di visualizzare la programmazione dell'intera offerta televisiva e di scegliere e formulare un palinsesto personalizzato.

Tutela ambientaleLa televisione digitale terrestre non solo amplia l’offerta dei contenuti, ma migliora la qualità dell’immagine televisiva, evitando le interferenze di altre emittenti e generando un livello inferiore di inquinamento elettromagnetico. Questo permette di scendere al di sotto dei livelli previsti dalla attuale legislazione Italiana, (una fra le più restrittive al mondo nella protezione della salute del cittadino).
Clicca qui per conoscere gli altri vantaggi del digitale terrestre

Fonte www.rai.it

SPOT TIVU PER CONOSCERE I CONTENUTI DELLA PIATTAFORMA

LE DATE DEL PASSAGGIO TOTALE AL DIGITALE TERRESTRE

ITALIA - CALENDARIO 2009
DI PASSAGGIO AL DIGITALE




PASSAGGIO AL DIGITALE DI RAI2 E RETE4

15 Febbraio
Trentino
20 Maggio
Piemonte Occ. (TO e CN)
16 Giugno
Lazio
14 Ottobre
Campania



PASSAGGIO INTEGRALE AL DIGITALE

14 - 23 Settembre
Val d’Aosta
24 Settembre - 9 Ottobre
Piemonte occ. (TO e CN)
15 - 27 Ottobre
Trentino
28 Ottobre - 11 Novembre
Alto Adige
16 - 30 Novembre
Lazio
1 - 16 Dicembre
Campania

Fonte: DGTVi
15 settembre 2008
Il Governo con un Decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il 10 settembre scorso e presentato dal Sottosegretario con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, ha presentato il calendario per il passaggio definitivo dell’Italia alla televisione digitale terrestre. Il decreto prevede una transizione al digitale progressiva delle varie regioni italiane divise in 16 aree a partire dal secondo semestre del 2009 fino al secondo semestre del 2012. Rimangono fissate per il secondo semestre del 2008 e al primo semestre dell'anno in corso i passaggi gia' previsti nelle aree cosiddette all digital, Sardegna e Valle D'Aosta. Gia' nel secondo semestre del 2009 si vedra' la tv digitale terrestre nel Lazio, in Campania, in Trentino Alto Adige e in Piemonte. Via via si passera' al digitale nelle altre regioni fino alle ultime due, Sicilia e Calabria, dove la transizione avverra' alla fine del 2012. Un programma che già nei prossimi due anni intende coinvolgere oltre il 70% della popolazione italiana (saranno circa 14 i milioni di cittadini coinvolti nel 2009 e 23 nel 2010 per un totale di circa 35 milioni) portando l’Italia tra i Paesi più avanzati verso il traguardo europeo del 2012.
Nella sezione Vedi scarica il Decreto Ministeriale, gli Allegati ( Allegato1- Tabella Aree, Allegato 2 - Calendario) e la Nota illustrativa.
CALENDARIO NAZIONALE

2008


II sem

Area 16 Sardegna




2009

I sem


Area 2 Valle d’Aosta


II sem

Area 1 Piemonte occidentale
Area 4 Trentino e Alto Adige (inclusa la provincia di Belluno)
Area 12 Lazio
Area 13 Campania




2010

I sem

Area 3 Piemonte Orientale e Lombardia ( inclusa la provincia di Piacenza)


II sem

Area 5 Emilia Romagna*
Area 6 Veneto* ( incluse le province di Mantova e Pordenone)
Area 7 Friuli Venezia Giulia
Area 8 Liguria





2011


I sem

Area 10 Marche*
Area 11 Abruzzo e Molise* (inclusa la provincia di Foggia)
Area 14 Basilicata, Puglia (incluse le province di Cosenza e Crotone)



2012

I sem

Area 9 Toscana e Umbria (incluse le province di La Spezia e Viterbo)


II sem

Area 15 Sicilia e Calabria

* Gli Switch off delle Aree 5 e 6 e quelle 10 e 11 sono da considerarsi, rispettivamente, facenti parte di un processo congiunto.

mercoledì 9 dicembre 2009

la pubblicità interattiva all'interno del digitale terrestre

GLOSSARIO DIGITALE TERRESTRE

Accesso condizionato Sistema che permette ad un utente autorizzato, tramite l’uso di una carta elettronica (smartcard) da inserire nel box, di accedere a contenuti televisivi e multimediali trasmessi apagamento (es. pay per view) oppure servizi di pubblica utilità che richiedono il riconoscimento dell’utente.

Analogico Attuale sistema di trasmissione del segnale televisivo, che viene elaborato in forma continua e trasmesso via etere sotto forma di onda elettromagnetica.
Bouquet Sinonimo di Multiplex o MUX. Termine comune per definire un gruppo di canali (tv, radio,servizi interattivi) trasmessi, in formato digitale, dalla stessa frequenza.
CoperturaArea geografica dove è presente un determinato bouquet digitale ed è quindi possibilericeverne i canali trasmessi.
Box DTT Chiamato anche Set Top Box, box interattivo, ricevitore digitale. Apparecchio elettronico che ha il compito di ricevere, elaborare e trasformare segnali tv, radio, musicali, multimediali e interattivi trasmessi con il sistema digitale terrestre, per renderli fruibili con i normali televisori.
DigitaleTermine che indica la natura numerica di un segnale, tv, radio, multimediale o la tipologia di un apparecchio predisposto alla creazione, archiviazione, trattamento e riproduzione dicontenuti audio, video, fotografici, grafici, multimediali in genere.
Dolby Surround Effetto audio analogico che crea un maggior coinvolgimento dello spettatore. Sfrutta unsistema di riproduzione multicanale con più casse acustiche collocate opportunamente nellospazio intorno allo spettatore.
Dolby Digital (o audio 5.1)Evoluzione del Dolby Surround, ottenuto con l’impiego di 6 diffusori acustici: due frontali, uno centrale, due laterali e un sub woofer. Questo effetto viene chiamato anche “audio 5.1”, dal numero dei diffusori impiegati.
DTT – Digital Terrestrial TelevisionSistema digitale per la diffusione di programmi televisivi e servizi digitali attraversotrasmettitori e ripetitori televisivi terrestri, che sostituirà l’attuale televisione analogica trasmessa in PAL.
DVBDigital Video Broadcasting. Standard di trasmissione digitale adottato in Europa, basato sulsistema di compressione MPEG2 e utilizzato in tre varianti: DVB-S per le trasmissioni viasatellite, DVB-C per le reti tv via cavo e DVB-T per la diffusione televisiva terrestre.
Free-to-air Espressione anglosassone di uso comune che identifica programmi tv, radio, musicali e servizi interattivi liberamente ricevibili senza dover pagare alcun abbonamento.
InterattivitàModalità di fruizione della tv che permette all’utente di accedere a contenuti televisivi diapprofondimento e di pubblica utilità con modalità semplificate, alla portata di tutti, utilizzando il telecomando del decoder, che riserva all’interattività specifici tasti colorati (rosso, verde, giallo, blu).
MHP – Multimedia Home PlatformE’ un middleware, ossia una parte software che dialoga con l’hardware e il firmware deiricevitori digitali. Permette ai decoder digitali di ricevere i servizi interattivi.
ModemAcronimo di MOdulatore-DEModulatore. Apparecchio che permette di trasmettere e ricevereinformazioni digitali attraverso la rete telefonica. Può essere integrato nei box DTT perrealizzare il canale di ritorno dei servizi interattivi.
MUX (Multiplex)Rete digitale terrestre. Si tratta di un insieme di contenuti trasmessi sulla medesimafrequenza.
Pay per View (PPV)Servizio che consente all’utente di usufruire a pagamento di singoli eventi (per esempio partite di calcio, film, ecc.) trasmessi ad orari prestabiliti. Gli eventi non sono trasmessi “in chiaro” e solo l’utente che ha pagato per i particolari eventi è in condizione di vederli. In Italia questi servizi non necessitano di alcun abbonamento.
SimulcastDiffusione contemporanea dello stesso programma o bouquet di programmi con diverse modalità di trasmissione, ad esempio analogica e digitale.
Smart CardCarta elettronica utilizzata per accedere a servizi interattivi a pagamento o a sportelli della pubblica amministrazione che richiedono l’identificazione del cittadino.
Switch-OffTermine inglese che indica la cessazione delle trasmissioni tv analogiche.
Switch-OverTermine inglese che indica il periodo nel quale le tramissioni televisive digitali convivono con quelle analogiche.
T-Commerce Modalità interattiva della televisione digitale terrestre che offre la possibilità di acquistare prodotti e servizi scegliendoli da un catalogo elettronico visualizzabile sullo schermo del televisore.
T-Government Insieme di servizi interattivi che permettono di collegarsi con un comune televisore collegatoad un box DTT altri sportelli elettronici della Pubblica Amministrazione per richiedere informazioni, certificati e documenti che normalmente vengono rilasciati ai cittadini.
T-Banking Insieme di servizi interattivi che permettono di collegarsi, attraverso il televisore, agli istituti di credito per richiedere informazioni, estratti conto ed effettuare operazioni bancarie.
T-Learning Modalità interattiva che offre la possibilità di seguire corsi di formazioni o recupero attraverso il televisore, visualizzando lezioni filmate di varie discipline, eseguendo esercizi, richiedendo chiarimenti, …
Zapper Decoder non interattivo (senza standard MHP), in grado di ricevere i programmi televisivi, ma non i servizi interattivi.

martedì 8 dicembre 2009

La grande novità di TivuSat per le zone dove non arriva facilmente il segnale digitale terrestre

La grande novità di Tivu Sat è che da la possibilità a milioni di italiani di usufruire attraverso il segnale Satellitare dei canali in chiaro trasmessi nella piattaforma del Digitale Terrestre.
la trasmissione avviene attraverso la flotta di satelliti Hot Bird posizionata a 13° est, la programmazzione è gratuita nel linguaggio tecnico free.
La piattaforma creata da Tivù S.r.l., società italiana partecipata da RAI - Radiotelevisione Italiana, Mediaset e Telecom Italia Media, lo è stato fatto con l'intento di dare la possibilità di visione dei canali nazionali in quelle zone dove si ha difficoltà a ricevere il segnale Digitale Terrestre.
Per ricevere i canali della piattaforma satellitare occorre un set-top box in grado di ricevere i contenuti interattivi MHP, ed una smart card Tivù Sat.
La programmazione free to view, sebbene ricevibile anch'essa nell'area di copertura dei satelliti Hot Bird, è legalmente fruibile solo in Italia, nella Città del Vaticano e nella Repubblica di San Marino[2] in quanto il free to view viene utilizzato per impedire la visione all'estero di programmi privi di diritti di trasmissione all'estero.
I decoder attualmente in commercio per ricevere Tivu Sat sono tre il combo 9000 "il primo decoder TivùSat, consente di accedere anche alla piattaforma digitale terrestre. Alcune caratteristiche: accesso condizionato Conax, Irdeto (PPV Dahlia), Nagravision, (PPV Mediaset Premium) e Pangea integrato; lettore smart card multifunzione; uno slot Common Interface, due prese scart, due tuner (1x terrestre + 1x satellitare) con uscite passanti, EPG TV sorrisi e canzoni, memoria RAM da 64 MB, telecomando universale, installazione plug & play, segnalazione inizio evento.
il secondo è ADB iCAN 1110 SH "Ricevitore satellitare conforme alle norme specifiche TivùSat. Il decoder non è dotato di sintonizzatore per ricevere contenuti trasmessi in alta definizione (HD). Tra le caratteristiche: uscita Hdmi, due lettori smart card, guida Tv, piena connettività verso impianti di home cinema tramite Spdif ottica, Parental Control, 64Mb Ram, funzioni di risparmio energetico.
Il terzo è il TS 9000 Tivù Telesystem "Decoder conforme alle norme TivùSat. Sintonizzazione automatica/manuale dei canali, verifica qualità del segnale, gestione applicazioni MHP, doppio audio, aggiornamento software.